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Che cos'è la pasta "al Dente"?
Significa che la pasta deve essere cotta al punto giusto, né più né meno.
La pasta è costituita da due componenti principali: l'AMIDO e il GLUTINE.
Il glutine si trova tra i granuli di amido. Mentre la pasta si va cuocendo, l'amido va assorbendo acqua, e
incrementa il suo volume, potendo arrivare a rompersi e rilasciare il suo contenuto, allora il glutine
è si occupa di mantenere i granuli di amido.
Allora come distinguere tra una pasta buona o cattiva?
BUONA QUALITÀ è quando il glutine impedisce che l'amido assorba l'acqua fino a rompersi e con
questo impedisce di liberare il suo contenuto interno.
CATTIVA QUALITÀ è quando l'amido assorbe l'acqua in maniera eccessiva e esplode
liberando il suo contenuto interno.
La pasta "al dente" è più digeribile perché impedisce la fuoriuscita dell'amido e la
rende più gradualmente assimilabile. La traduzione scientifica è che grazie ad una pasta di
buona qualità, cotta al punto giusto evita il picco glicemico post-prandiale (dopo aver mangiato).
Cuocerla "al dente" significa anche evitare di disperdere le proprietà nutrizionali dell'alimento
nell'acqua.
Non dobbiamo dimenticare che per una buona digestione, abbiamo bisogno di masticare bene gli alimenti e con
questo possiamo lentamente godere della sua consistenza e nello stesso tempo impregnare il boccone di
ptialina, che è un enzima prodotto dalle ghiandole salivali che agisce quando mangiamo alimenti con
amido, per tanto, questo enzima, inizia la digestione dei carboidrati.
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